Tratto da una intervista all’Avv. Giovanni Spinapolice su Banche & Finanza.
"Non è ancora troppo tardi
per recuperare i soldi persi
e investiti anni fa con G-Forex".
È quanto afferma l’Avv. Giovanni Spinapolice, intervistato dal magazine Banche&Finanza.
Le Società finanziarie, autorizzate ex art.106 TUB, che a cavallo del 2010 operavano nei mercati del forex, dopo aver rastrellato milioni di euro dai risparmiatori italiani, sono tutte fallite con le casse vuote.
Il Tribunale e la Corte di Appello di Firenze (sent. n.373/2016; n.1156/2020; n.1621/2020; n.717/2023) e il Tribunale di Milano (sent. n. 9594/2022), ripetutamente hanno condannato le Banche, presso cui queste finanziarie del forex si appoggiavano, al risarcimento dei danni in favore dei malcapitati clienti perché ritenute solidalmente responsabili del maltolto.
I giudici di Firenze, infatti, hanno precisato che la Banca depositaria dei conti della Finanziaria “è solidalmente responsabile dei danni arrecati agli investitori in conseguenza della definitiva – volatilizzazione - delle somme veicolate su tali conti a seguito della mala gestio degli amministratori della Ibs Forex e del sopravvenuto fallimento di questa. D’altra parte non può dubitarsi della sussistenza in concreto di nesso causale tra la condotta della BANCA ed il danno arrecato agli attori”.
Alle stesse conclusioni sono giunti anche i giudici meneghini, condannando la Banca: “la condotta della banca costituisce pertanto una conditio sine qua non rilevante – per facilitare la distrazione dei fondi ad opera della GForex - e può a buon ragione essere considerata avente efficacia causale ai sensi dell’art 40 c.p con riferimento alla dedotta responsabilità extracontrattuale della banca” che ha così dovuto restituire agli attori quanto perduto nell’investimento.