GFOREX: NUOVE CONDANNE PER UNICREDIT. SPINAPOLICE & PARTNERS OTTIENE IMPORTANTI RISARCIMENTI PER GLI INVESTITORI COINVOLTI

Roma, 5 maggio 2025 – Due recenti sentenze della Corte d’Appello di Milano, la prima depositata il 23 dicembre 2024 e la seconda il 2 maggio 2025, hanno nuovamente riconosciuto la responsabilità di UniCredit nello scandalo finanziario GForex, disponendo il risarcimento integrale degli investitori assistiti dallo Studio Legale Spinapolice & Partners.

La vicenda risale agli anni 2006-2010, quando circa 400 investitori affidarono complessivamente oltre 26 milioni di euro alla società GForex S.p.A., che operava abusivamente sui mercati valutari (forex) come intermediario finanziario e gestore patrimoniale, promettendo rendimenti elevati e sicuri. In realtà, i fondi venivano illecitamente convogliati in un unico conto corrente aziendale presso UniCredit, istituto bancario oggi giudicato corresponsabile delle perdite subite dagli investitori. Successivamente, i capitali furono dirottati all’estero e si volatilizzarono del tutto. Con il fallimento di GForex, gli investitori persero integralmente il loro investimento.

Le recenti pronunce della Corte d’Appello derivano da due distinte azioni collettive guidate con successo dall’avvocato Giovanni Spinapolice, managing partner dello Studio Legale Spinapolice & Partners di Roma, specializzato in diritto bancario e finanziario. Gli investitori rappresentati nella prima azione hanno già ricevuto integralmente il risarcimento; quelli coinvolti nella seconda sentenza vedranno nei prossimi giorni il recupero effettivo delle somme, comprensive di interessi e rivalutazione, come disposto dai giudici.

«Queste sentenze dimostrano che le banche devono assumersi pienamente la responsabilità quando non rispettano le regole poste a tutela degli investitori», commenta l’avvocato Spinapolice, aggiungendo: «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di garantire risultati concreti ai nostri clienti, recuperando effettivamente il denaro perduto grazie a strategie solide e una squadra altamente qualificata».

Gli investitori che non hanno ancora intrapreso azioni legali sono ancora in tempo per far valere i propri diritti, purché agiscano tempestivamente: «La prescrizione è strettamente legata alle vicende fallimentari di GForex—conclude l’avvocato Spinapolice—ma la possibilità di recuperare quanto perduto esiste ancora, sebbene il tempo a disposizione non sia illimitato».

Per maggiori informazioni:

Studio Legale Spinapolice & Partners

Via del Corso 433/D, Roma

Tel. +39 0668300018

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Web: www.studiospinapolice.it


IBS FOREX: ANCORA IN TEMPO PER RECUPERARE I RISPARMI PERDUTI.

Chi ha investito e perso i propri risparmi nel mercato del FOREX, negli anni tra il 2006 e il 2009, con IBS Forex SPA, può ancora recuperare il maltolto.

Ed è proprio per questo che oggi ci occupiamo nuovamente del caso della fallita IBS Forex, di cui il nostro &Magazine aveva già scritto in passato.

Per farlo abbiamo intervistato l’Avvocato Giovanni Spinapolice, Managing Partner dello Studio Legale Spinapolice&Partners che è stato tra i primi a interessarsi della vicenda e ad ottenere per i suoi numerosi clienti coinvolti nel caso IBS una sentenza di condanna della Banca, che fungeva da Banca di appoggio della finanziaria, alla restituzione degli investimenti andati perduti.

I fatti. Mediante una capillare rete di procacciatori d’affari, la IBS Forex, negli anni tra il 2006 e il 2009, riusciva a rastrellare risparmi per c.a 60.000.000 di euro da centinaia di clienti tra cui alcuni Enti Pubblici, quali la Provincia Regionale di Palermo (che investiva perdendoli oltre 30.000.000 di euro), la Regione Puglia, la Provincia di Milano, la Provincia di Monza, e ci riusciva proponendo ai possibili investitori (per lo più piccoli risparmiatori con bassissima propensione al rischio) un prodotto dalle grandi potenzialità e dal rischio contenuto dovuto proprio dall’investimento in valute.

E’ stato, infatti, appurato dai Tribunali che IBS Forex agiva abusivamente, cioè oltre i limiti delle autorizzazioni ottenute da Banca d’Italia ai sensi dell’art. 106 TUB, in quanto, invece di limitarsi alla intermediazione in cambi, aveva confezionato – illegalmente - un vero e proprio prodotto finanziario e gestiva i patrimoni dei suoi numerosi clienti, indisturbata e sotto gli occhi di tutti. Tali attività di gestione – ricordiamo – sono assolutamente precluse alle 106 come IBS Forex, essendo invece di appannaggio esclusivo di SIM ed SGR che, invece, sono operatori soggetti a ben più stringenti vincoli, controlli e garanzie”, ci spiega l’Avvocato.

Continua il Legale: “proprio l’attività abusiva posta in essere dalla IBSForex, che operava ben oltre i limiti delle autorizzazioni ex art.106 TUB, ci ha indotto ad esaminare il modus operandi adottato dalla fallita e abbiamo individuato diversi responsabili per il grave danno subito dagli investitori, tra cui la Invest Banca di Empoli. Difatti, la IBS ha potuto agire abusivamente grazie all’appoggio della detta Banca presso cui aveva concentrato la maggior parte della propria attività illegale. Tra le altre irregolarità ed evidenti elementi di responsabilità che sono emersi dalle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza in sede penale e in quella civile dai periti dello Studio Spinapolice&Partners, i capitali dati in gestione alla IBS dai singoli risparmiatori venivano raccolti in un mero conto corrente omnibus societario, acceso presso l’Istituto e grazie al quale avveniva la confusione patrimoniale dei conferimenti, tanto che la IBS poteva prelevare a suo piacimento il danaro che serviva in piccola parte a pagare le proprie spese correnti, mentre sempre arbitrariamente la parte cospicua veniva trasferita all’estero da dove prendeva le strade più disparate”.

Sicuramente il contenzioso è ancora aperto dinanzi a diversi giudici, alcuni dei quali si sono già espressi (Tribunale di Firenze, Corte di Appello di Roma, Tribunale di Napoli) condannando l’Istituto alla restituzione delle somme perse dagli malcapitati investitori.

Visto il notevole tempo trascorso dalla triste pagina di storia oggi ricordata, abbiamo chiesto al nostro intervistato se sia ancora possibile promuovere azioni da parte degli investitori per ottenere Giustizia.

“Certamente è ancora possibile agire, ma per poco tempo ancora visto il prossimo maturarsi dei termini prescrizionali”.   


UN’ALTRA CONDANNA PER INVEST BANCA PER LA VICENDA DEL CRAC DI IBS FOREX

Il Tribunale civile di Firenze, con sentenza n. 1156/2020 del 22.05.2020, ha condannato nuovamente Invest Banca perché ritenuta responsabile con la fallita Ibs Forex dell’intero capitale investito nel Forex da un risparmiatore, andato interamente perduto.

La vicenda. Nel Maggio del 2009 un professionista contattato da un procacciatore veniva convinto ad investire centinaia di migliaia di euro presso la finanziaria Ibs Forex, in quanto tale investimento si presentava il più sicuro e redditivo, rispetto agli altri (addirittura redditività fino all’8%).

Le modalità dell’operazione, uguale per tutti i clienti di Ibs Forex e di Invest Banca, erano le seguenti. L’investitore doveva aprire un conto corrente dedicato presso Invest Banca e sottoscrivere due lettere di vincolo con le quali autorizzare Ibs Forex a prelevare in ogni momento le somme occorrenti all’investimento. Versati i soldi la finanziaria comasca li prelevava e li girocontava a se stessa, su di un conto omnibus aziendale, sempre interno all’Istituto stesso. Di lì poi il passo era breve per far perdere le tracce dei capitali all’estero (così come è stato accertato dal Tribunale Penale). Nel frattempo, la Ibs mandava ai propri clienti gli aggiornamenti sugli eccezionali rendimenti dell’investimento, finché i risparmiatori non hanno iniziato a chiedere di ritirare le somme investite. Di lì, per costoro non è stato più possibile recuperare alcunché e si è scoperto che ben 60 milioni di euro erano finiti nel nulla.

Il malcapitato professionista si rivolgeva allo studio Spinapolice&Partners di Roma e, patrocinato dall’Avv. Giovanni Spinapolice, ha intentato causa alla Invest Banca Spa, difesa dalla studio Origoni & Partners, chiedendo la condanna della Invest Banca al risarcimento dei danni patrimoniali derivanti dal mancato recupero delle somme investite e da quelli morali per i particolari profili di responsabilità emersi nella vicenda.

In particolare, secondo la tesi dell’attore, l’Istituto avrebbe commesso diversi illeciti, primo dei quali, l’aver permesso, adoperandosi come banca d’appoggio – operatività non concessa all’Istituto - di una finanziaria autorizzata ai sensi dell’art.106 TUB, di gestire i patrimoni dei suoi clienti, attività svolta abusivamente dalla stessa finanziaria che avrebbe potuto soltanto svolgere attività di intermediazione in cambi. Inoltre, l’aver consentito di far confluire diversi milioni di euro, appartenenti a diversi investitori, sullo stesso conto aziendale, ha inevitabilmente prodotto una confusione patrimoniale vietata anche per la normativa sull’antiriciclaggio. Infine, e non da ultimo essendoci altri illeciti lamentati dalla difesa del risparmiatore, i contratti di investimento erano da considerarsi nulli, perché illegali, e tale nullità ai sensi dell’art. 1294 c.c. travolge tutti gli altri negozi ad essi collegati, così come il contratto di conto corrente, che fa sorgere nel correntista il diritto a chiedere la restituzione di quanto versato a titolo ripristinatorio.

L’Istituto si è difeso adducendo la propria estraneità a tutta la vicenda e la correttezza del suo operato nell’aver dato seguito agli ordini della IBS Forex in forza delle autorizzazioni ricevute dal cliente con le lettere di vincolo.

Il Tribunale di Firenze, così come aveva già fatto in precedenza, in una causa identica dove lo studio romano aveva assunto la difesa di oltre 40 investitori, accogliendo le argomentazioni del professionista, ha riconosciuto responsabile la banca, condannandola alla restituzione dell’intero investimento perduto, agli interessi di legge e ai danni morali. L’Istituto ha appellato la sentenza.

Roma, 21 agosto 2020 - UFFICIO STAMPA

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PARTNERSHIP CON WILTON GROUP LONDON

Lo Studio Spinapolice & Partners, Law Firm nel settore internazionale, con sedi a Londra, Dubai, Dublino, ha dato nuovo impulso alla partnership con Wilton Group, Società di consulenza che offre servizi in tema di international tax and finance.

Siamo lieti di segnalarvi nuovi servizi e attività di investimento e consulenza che sono stati aggiunti al già completo elenco di operatività precedente. Si conferma così una collaborazione di successo che può offrire un ventaglio sempre maggiore in risposta alle esigenze della clientela.

London, 15 February 2017 - UFFICIO STAMPA

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IL CRAC DI IBS FOREX TRASCINA CON SE INVEST BANCA

Il Tribunale di Firenze ha condannato INVEST BANCA SPA a restituire a c.a 45 investitori retails, tutti patrocinati dallo Studio Legale Spinapolice&Partners di Roma, i loro risparmi, investiti nei mercati valutari tramite la finanziaria IBS Forex SpA, società che trattava la compravendita di moneta nel mercato internazionale delle valute, poi fallita con un crac da 60.000.000 di euro. La condanna dell’Istituto di Credito, banca d’appoggio della finanziaria, si è estesa anche al riconoscimento dei danni morali, interessi e rivalutazione, somme che dovranno essere pure riconosciute agli attori.



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